Focus On: Un solo uomo al comando, la storia di Sir Lewis Hamilton

Ripercorriamo insieme la storia di Sir Lewis


Non sembrava possibile, eppure Sir Lewis Hamilton ha appena corso la sua ultima gara di Formula 1 con la Mercedes, chiudendo una storia romantica durata 11 anni. 

Ma cosa ha portato Hamilton a diventare il pilota più vincente della F1 alla pari con Schumacher? Cosa ha condotto il ragazzino inglese a dominare per anni la F1? 

"Su i motori, allo spegnimento il via del nuovo Focus On", si lo abbiamo scritto davvero. 

Gli inizi

Lewis Hamilton nasce il 7 gennaio 1985 a Stevenage, in Inghilterra, e sin da bambino si appassiona alle 4 ruote. Il padre dapprima gli regala una macchina giocattolo e poi, dopo aver visto del talento nel figlio, si indebita per permettergli di gareggiare coi kart. 

A bordo dei kart, Lewis non ha rivali: all'età di 10 anni vince la categoria cadetti britannica, a 12 anni firma il primo contratto con la McLaren che investe nella crescita di quella che riteneva una promessa e, a 15 anni, Hamilton si laurea campione europeo di kart. 

L'escalation dell'inglese inizia nel 2005, con la vittoria del campionato F3 Euro Series e, solo un anno più tardi, con la vittoria del campionato GP2 da esordiente, che gli vale la chiamata della McLaren come pilota ufficiale in F1. 

L'arrivo in F1

L'esordio in F1, nel 2007, con la McLaren per Hamilton è tutto fuorché un ingresso in "punta di piedi": il pilota britannico chiude la gara d'esordio al terzo posto, alle spalle di Raikkonen e del compagno di scuderia Alonso, poi mantiene il podio per le successive 8 gare. 

Le statistiche di fine stagione registreranno 4 vittorie e un mondiale perso per un solo punto all'ultima gara. 

Stava nascendo una stella...

Da Silverstone al Brasile, il mondiale del 2008

Passa un anno, ma non passa la grinta di Lewis Hamilton. Il pilota inglese domina il campionato piloti e arriva a Silverstone, in "casa", con l'obiettivo di staccare Raikkonen. Il GP britannico è senza storia: Hamilton vince con un minuto di vantaggio sul secondo posto e si aggiudica il suo primo GP casalingo, prendendosi la vetta della classifica fino all'ultima gara. 

L'ultima gara del mondiale 2008 è in Brasile, a casa di colui che stava contendendo quel campionato con il Sir: Felipe Massa, a bordo della Ferrari, inizia a comandare la gara e a mettere paura alla McLaren. 

Lewis, a cui bastava il 5° posto per vincere, viene sorpassato da Vettel e scivola virtualmente al secondo posto della classifica mondiale. Massa ci crede, domina e taglia il traguardo in prima posizione, in attesa di un Hamilton chiamato al miracolo. 

Tre curve alla fine, Lewis attacca Glock, temporeggia e lo sorpassa alla penultima curva, urla, alza il pugno, sorpassa il traguardo e alza il titolo di campione del mondo a 23 anni, diventando il pilota più giovane di sempre, prima di essere battuto da Vettel nel 2010. 

Gli ultimi anni in McLaren e l'intuizione

Dal 2009 al 2012 la carriera di Lewis Hamilton non brilla: 2 quinti posti e 2 quarti posti nella classifica mondiale, con una McLaren indebolita e una nuova scuderia, la RedBull, che cominciava a dominare il palcoscenico automobilistico. 

L'intuizione e la svolta della carriera del britannico arrivano nel 2012: la F1 inizia il suo avvio verso l'ibrido, l'addio ai motori V8 aspirati e l'arrivo dei motori V6 turbo-ibridi. Sir Lewis studia la situazione e firma con la Mercedes. 

La scelta non poteva essere più giusta. 


L'arrivo in Mercedes

2013, l'anno di arrivo di Lewis Hamilton in Mercedes. Il pilota inglese sarà compagno di squadra di Nico Rosberg, andando così a sostituire Schumacher in quello che, a tutti gli effetti, diventerà un passaggio di consegne per la storia. 

Il primo anno in Mercedes non sarà tuttavia brillante, con una sola vittoria in Ungheria e il mondiale vinto da Vettel per il quarto anno consecutivo. 

L'inizio del dominio

La Mercedes, nonostante una stagione media, dimostra a tutti di essere un gradino sopra alle altre scuderie, ma resta ai piloti metterlo in luce in pista. E Lewis non se lo lascia ripetere due volte. 

Il 2014 è l'anno perfetto di Sir Lewis: si ritira nel primo GP australiano, per Hamilton arrivano solo vittorie che lo portano a vincere il titolo. 

Il dominio del binomio Mercedes-Hamilton si inizia ad intravedere in Malesia, con il primo Grand Chelem (pole position, giro veloce e testa del GP dal primo all'ultimo giro) del pilota britannico, uno dei 26 ad esserci riusciti nella storia. 

Dopo un ritiro in Belgio a causa di un contatto con Rosberg, Sir vince altri 5 GP di fila e si laurea campione del mondo di F1. 

Il secondo mondiale, la nascita di "The Hammer" e il mondiale di Rosberg

Sir Lewis apre il 2015 mettendo in luce la sua voglia di scrivere la storia di questo sport: vince 10 GP in stagione, diventando il pilota più vincente in una singola stagione a discapito del suo idolo Senna, e vince il suo terzo mondiale personale, il secondo in fila. 

Alla fine della stagione, Hamilton viene soprannominato "The Hammer", per la sua costante e martellante voglia di ricercare la perfezione in ogni gara. 

L'anno successivo è l'anno del compagno di squadra Rosberg: Lewis supera Prost e si piazza al secondo posto come pilota con più vittorie in F1, ma nonostante la vittoria degli ultimi 4 GP il mondiale viene assegnato a Nico Rosberg, che batte il compagno di scuderia per soli 5 punti.  

Altri due titoli e le nuove rivalità

L'inizio del 2017 regala agli appassionati di F1 la possibilità  di ammirare nuove rivalità, quelle con Vettel in Ferrari e Verstappen in RedBull. 

Tuttavia, il dominio di Hamilton sembra infermabile: supera Schumacher per numero di pole position, 69, stabilendo il nuovo record della F1 e vince il suo quarto mondiale con due GP d'anticipo. 

Il 2018 sembra una fotocopia esatta dell'annata precedente: The Hammer chiude il mondiale con 11 successi, 17 podi, 408 punti in stagione stabilendo il nuovo record di F1 e alza al cielo il suo quinto trofeo personale. 

Ciliegina sulla torta, il pilota britannico nell'ultima gara raggiunge i 3000 punti iridati, diventando il primo pilota di sempre a farlo. 

L'arrivo di Leclerc e il sesto mondiale

Il 2019 regala ad Hamilton la consacrazione finale: vince il terzo titolo di fila in dominio assoluto, prendendosi 8 dei primi 12 GP della stagione, cedendone due di fila a Leclerc a Spa e Monza. 

A fine stagione, l'inglese si porta a casa il sesto titolo mondiale con 413 punti, andando a perfezionare il primato stabilito l'anno precedente


La settima meraviglia di Lewis: il mondiale 2020

Il mondiale del 2020 è l'ultima, definitiva e assoluta conferma della grandezza di Lewis Hamilton, un'annata che gli permette di iscrivere il proprio nome per sempre nell'albo d'oro di questo sport. 

The Hammer vince il quarto titolo di fila, il sesto negli ultimi sette anni e il settimo personale, arrivando ad eguagliare Schumacher per numero di titoli vinti. 

La stagione si può descrivere tranquillamente con la parola "record": 124 punti di distacco sul secondo, basti pensare che nella classifica delle vittorie con più distacco il nome di Lewis occupa più di metà classifica; 161° podio in carriera, 31° su pista differente, 45° gara a punti; vittoria numero 91 e 92 che servono a superare il record di vittorie di Schumacher in F1 e rendere il britannico il pilota più vincente della storia della Formula 1. 

Il mondiale eterno con Max

Sir Lewis, a caccia del suo ottavo titolo, si trova di fronte ad una RedBull sempre più competitiva e ad un Max Verstappen indomabile. La stagione arriva all'ultima gara di Yas Marina in perfetta parità tra i due: si deciderà tutto all'ultimo GP. 

Contatto al primo giro, Lewis che resta al comando e mette nel mirino il traguardo storico e poi il colpo di scena: Latifi va a muro a sette giri dal termine, safety car e gruppo compattato. 

Max ha le gomme soft, è più veloce, la FIA decide di far gareggiare i piloti per l'ultimo giro, tra le polemiche. 

Hamilton è davanti, ma Verstappen è  più veloce e si vede: sorpasso, mantenimento e titolo che vola all'olandese, per un sogno che si infrange a poche curve dal termine. 

Gli anni difficili

La delusione cocente del mondiale 2021 è tangibile negli occhi e negli atteggiamenti di Sir Lewis che, per i due anni successivi, deve inchinarsi allo strapotere di Max Verstappen e accontentarsi di un sesto e un quarto posto nella classifica mondiale. 

Hamilton è sfiduciato, e la macchina non lo aiuta: nel frattempo inizia a farsi strada come suo compagno di scuderia anche George Russel, che sarà il primo a ridare vita alla Mercedes nel 2024. 

Il ritorno del re: il mondiale 2024

L'ultimo anno di Hamilton in Mercedes non poteva che essere un ritorno allo splendore per il 7 volte campione del mondo: dopo due anni e mezzo di digiuno, il pilota britannico torna alla vittoria. 

Il trionfo in casa a Silverstone, per la nona volta sul tracciato, e la vittoria a Spa in Belgio riportano alla luce le qualità di uno dei piloti più dominanti nella storia della F1, che diventa anche il primo pilota ad andare a podio per 16 stagioni consecutive, staccando Schumacher fermo a 15. 

Il bagliore di luce del dominio Hamilton lo ripropone anche a Las Vegas dove, dopo una partenza dalla decima piazza, rimonta posizione su posizione, concludendo la gara al secondo posto. 

La nuova sfida targata Ferrari

Ora, alla fine del mondiale 2024, quella che si prospetta alle porte è un'annata che regalerà un sogno al pilota inglese, quello di vestire la tuta della Ferrari. Dopo 17 anni di battaglie e rivalità, Hamilton diventerà a tutti gli effetti un pilota della scuderia rossa, andando così ad accoppiare la scuderia più vincente di sempre al pilota più vincente di sempre, in un binomio che, stando alle aspettative, potrebbe regalare molte emozioni. 

I record di Sir Lewis Hamilton

Per raccontare i titoli e i record di Lewis Hamilton probabilmente servirebbe un libro, ma proviamo a darvi un'idea qui: 

7 titoli mondiali, migliore nella storia insieme a Schumacher
105 vittorie in carriera, migliore nella storia
104 pole position, migliore nella storia
202 podi, migliore nella storia
48 GP consecutivi a punti, migliore nella storia
298 GP a punti, migliore nella storia
9 vittorie in un singolo tracciato, unico nella storia
16 anni consecutivi a podio, migliore nella storia

Il finale di Silverstone: i brividi di Vanzini

Non potevamo che chiudere così, con il racconto di Carlo Vanzini all'ultima vittoria di Hamilton a Silverstone, che ha iscritto il pilota nel club dei vincenti per 9 volte in un solo tracciato. Ah, ovviamente lui è l'unico iscritto del club. E allora, in attesa del prossimo Focus On, vi lasciamo alle parole di Vanzini. 

" C'è solo lui in quel club, quello delle 9 volte, delle 9 vittorie su una singola pista"

"Signore e signori"

"SIR LEWIS HAMILTON VINCE il Gran Premio di Gran Bretagna"

"Emozione pura questa, emozione pura"

"Sir Lewis Hamilton"

Thank you Sir, ci vediamo in Ferrari. 



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