FOCUS ON, LE VOCI DI: Flavio Tranquillo, qualcosa di più bello del basket

 Chi è e cosa ha reso famoso Flavio Tranquillo? Scopriamolo insieme

"The stage is set, the moment is now". Questa frase, tratta dall'introduzione per Gara4 delle Finals 2012 tra Miami Heat e OKC è forse il miglior modo per iniziare a parlare di uno dei volti, e delle voci, più iconici di tutta la storia dell'NBA e dell'ItalBasket. 

Ma, nello specifico, cosa ha reso così famoso Flavio Tranquillo? Perché le sue telecronache sono la 'storia' del basket tricolore? 


Biografia
Flavio Tranquillo, all'anagrafe Flavio Luigi Tranquillo, nasce a Milano il 31 gennaio 1962. Si diploma al Liceo Ginnasio Tito Livio e si laurea in Economia e Commercio presso l'Università Bocconi.  

Durante gli anni liceali è attivo come arbitro di pallacanestro nelle serie giovanili e successivamente diventa allenatore dell'Ars Milano.


Carriera

La carriera di Flavio Tranquillo inizia nel 1981 a Radio Press Panda dove l'allora diciannovenne sostituisce temporaneamente Federico Buffa, l'allora telecronista delle partite dell'Olimpia Milano, salvo poi diventarne la seconda voce. 

L'esordio televisivo è legato a Fininvest, l'attuale Mediaset, diventando dapprima delegato per gli sport americani e, successivamente, telecronista per Tele Capodistria e Italia 1. 

Dal 1991 inizia la sua avventura in Tele+, sfociata successivamente in SkySport, commentando Nba, NCAA (il basket universitario) e NFL, prima di dedicarsi interamente all'NBA e al basket europeo . 

Dalla stagione 1993-1994 fino al 2012-2013 è affiancato dal commento tecnico di Federico Buffa, andando così ad invertire i ruoli che i due ricoprivano a Radio Press Panda, mentre dal 2013-2014 inizia a collaborare con Davide Pessina. 

"Una cosa più bella del basket"

Maggio 2014. Il nostro cammino tra le citazioni di Flavio Tranquillo inizia da qui. Alla Chesapeake Arena (l'attuale Paycom Center) di Oklahoma va in scena la gara 5 delle semifinali di Western Conference tra OKC e Clippers. I padroni di casa, a 47 secondi dal termine, si trovano sotto 104-97. Quel tempo è lo stretto indispensabile per ribaltarla: tripla e appoggio di Durant, poi un fallo su tiro da 3 subito da Westbrook che dalla lunetta non fallisce e a 6 secondi ribalta il punteggio a 104-105, accompagnato dalla dichiarazione d'amore di Tranquillo: "Ma se esiste una cosa più bella del basket, ditecelo! Mandateci una mail!" 


"Michael Jeffrey Jordan"

NBA Finals 1998. I Chicago Bulls stanno sfidando in gara 6 Utah, 40 secondi al termine della partita e punteggio di +3 Utah. Ai Bulls serve vincere per chiudere il discorso Finals e laurearsi campioni, ai Jazz serve difendere e portare tutto a gara 7. Tutto semplice, soprattutto a parole, se non fosse che la palla finisce nelle mani di un giocatore in maglia 23. 

Appoggio al ferro per il -1, recupero palla dalle mani di Malone e attacco rapido. Il resto, francamente, lo lasciamo raccontare a Flavio: "Il palleggio, per Michael Jordan, che ha spazio, tutti lo aspettano, può essere l'ultima azione della sua carriera NBA, arresto, tiro, JORDAN, JORDAN! MICHAEL...JEFFREY...JORDAAAAN!!!" 

"L'odore di sangue"

Western Conference Finals 2009. Alla Pepsi Arena di Denver si sfidano i Nuggets e i Lakers per gara 6. I Lakers, vincendo, si assicurerebbero il passaggio alle Finals NBA e, nei momenti più importanti, i giocatori più forti scendono in campo. Al commento della partita c'erano Tranquillo e Buffa che, notando un momento positivo di Bryant, commentano così: "Direi che a naso Bryant deve aver annusato odore di sangue." "In compenso sulla temperatura del suo non ci poniamo più il problema."

Boston e l'incubo Bryant

Kobe Bean Bryant. Questo era il nome dell'incubo dei Celtics. La franchigia di Boston rientra per ben 4 volte nei momenti iconici di Flavio Tranquillo, tre volte nella partita di regular season del 25 dicembre 2008 e una volta nelle NBA Finals 2010. 

La partita del 25 dicembre, terminata 92-83 per i Lakers, è un autentico predominio di Kobe che, come raccontato in telecronaca, è il: "miglior giocatore di triangolo, quadrilatero, trapezio, esagono: fate voi!"

La partita delle Finals 2010, vinte poi dai gialloviola, è invece la raffigurazione dello strapotere del numero 24 che, all'ennesimo canestro segnato, si gira e vede la reazione della panchina di Boston :"E in panchina dicono 'eh però ancora tu, ma non dovevamo vederci più'."

Il  Dom Perignon

NBA Finals 2011. Lo scontro per il titolo è tra i Dallas Mavericks di Rick Carlisle e i Miami Heat. L'allenatore di Dallas, vedendo un'infrazione di passi evidente, si lamenta con l'arbitro e Flavio Tranquillo non si lascia sfuggire l'occasione per commentare la scena:" 'Passi' dice Carlisle... però, caro Rick, se avessi un centesimo di euro per ogni passi non fischiati in questa finale, adesso sarei qui a offrire Dom Perignon a tutti."


La Gioconda

NBA Finals 2016, gara 7 tra Golden State e Cleveland. Punteggio di 89 pari a 2 minuti dal termine dell'ultimo quarto, chi vince è campione NBA. Dopo un recupero rapido, i Warriors si lanciano in contropiede con Iguodala che, dopo aver servito Curry, si fa restituire il pallone e salta per l'appoggio a canestro. Da dietro, con un recupero senza senso, arriva LeBron James che stoppa il pallone inchiodandolo al tabellone e annulla il possibile vantaggio Warriors. 

Il finale, 89-93 Cleveland, è semplicemente un'aggiunta all'ennesima prestazione monstre di LeBron che, in telecronaca coadiuvato da Pessina, Flavio Tranquillo commenta così:"ARRIVA! INCREDIBILE! Arriva incredibile, si oscura la vallata! Cosa ha fatto LeBron James potrebbe avere messo la firma sul capolavoro; È LA GIOCONDA, NON È UNA STOPPATA quella che ha fatto LeBron James!"


Curry, il diavolo in maglia 30

Se c'è un giocatore che più di tutti ha cambiato le regole del basket, quello è Stephen Curry.  Solamente riprendendo questa frase di Marc Stein, noto giornalista sportivo americano, si può capire l'importanza di Curry nell'NBA e del perché molte volte le reazioni di Tranquillo e Pessina siano sembrate così esagerate. 

Semifinale di Western 2013, gara 2 tra Golden State e San Antonio. Steph Curry si prende un tiro impossibile dall'angolo, in step-back, segna e finisce clamorosamente seduto in tribuna. La reazione del telecronista milanese è poetica :"No eh! No, no, no! Non mi mettere questo mentre ti stai sedendo anche in tribuna, non puoi fare una cosa del genere... ragazzi ce lo fate vedere 20 volte questo lavoro?"

Quasi dieci anni dopo, in gara 4 delle Finals 2022, dopo una prestazione ineccepibile dello stesso playmaker di Golden State, Tranquillo si scomoda in un paragone a dir poco scomodo: "Non so come sia il diavolo, ma secondo me somiglia a uno con la maglia numero 30."

Sulle reazioni di Tranquillo alle triple di Curry ci sarebbe molto altro da dire, ma il paragone sopra citato dovrebbe essere sufficiente a capire il concetto. 

"Danilo stepbaaaaack"

Ammettiamolo, potevamo non chiudere così? Con uno dei ricordi più belli della Nazionale commentati dal ragazzo partito da Radio Press Panda e diventato un'icona per gli appassionati di basket in Italia?

Due momenti iconici, entrambi con protagonista Danilo Gallinari. 

Eurobasket 2015, Italia-Spagna: una partita eccezionale degli azzurri vinta 105-98 contro la nazione che poi si laureerà campione europea. Ma quella partita aveva poca storia da raccontare agli spagnoli e, all'ennnesimo canestro perfetto di Gallinari, Tranquillo reagisce così:"Il re del tiro strano! 'O famo strano stasera! Due più uno potenziale: Danilo Gallinari!"

Eurobasket 2015, Italia-Germania. Forse il momento più bello di quell'europeo, forse il ricordo più indelebile. L'Italia batte la Germania 89-82 e si assicura gli ottavi di finale. Da una situazione tesissima gli azzurri ne escono con la giocata del campione: recupero, apertura su Gallinari, e :"Danilo step back, Danilo step back, DANILO STEP BAAAACK!"


Buzzer Beater

Se è vero che i record  si accumulano in regular season e la storia si fa nelle finali NBA, la storia della telecronaca di questo sport Flavio Tranquillo potrebbe farla anche nelle partite amichevoli della G-League. 

Questa è l'ultima palla della partita, serve un gioco da tre punti per portarla a casa. 

La palla finisce nelle mani di Flavio Tranquillo che, in fondo, è un po' come Ray Allen. 

In fondo, è simile a Re Mida: trasforma in oro tutto quello che tocca. 

Perché sappiamo tutti che, senza la sua voce, probabilmente l'NBA sarebbe stata più noiosa. 

Rimbalzo Durant, due secondi. Ma stavolta non c'è tempo per Curry. 

C'è tempo per FLAAAVIO TRAANQUILLO!!


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